La Collezione Burri

Elevato esempio di arte contemporanea che rende la città orgogliosa in tutto il mondo. Alberto Burri (1915-1995) è uno dei più grandi maestri di arte contemporanea a livello internazionale. Egli ha lasciato tutte le sue opere in eredità alla città in cui è nato: Città di Castello. La collezione completa delle opere di Alberto Burri può essere oggi ammirata in due spazi espositivi, la Fondazione Palazzo Albizzini e gli Ex Seccatoi del Tabacco (vecchi capannoni una volta adibiti all’essiccazione del tabacco). Palazzo Albizzini è un edificio del XV secolo, un tipico esempio di costruzione fiorentina, che ospita le collezioni più ricche dell’attività pittorica di Alberto Burri. La pittura per lui significava la libertà ottenuta, che si consolida in modo costante, sorvegliata con vigilanza tale da ricavarne la possibilità di dipingere ancora. Il pittore dei catrami, delle muffe, dei sacchi, degli stracci, dei crateri, delle combustioni, dei cretti, del cellotex, è riuscito ad esprimersi esclusivamente e direttamente attraverso il suo lavoro. Il Maestro, riservato e diffidente, ha voluto lasciare un segno di dedizione, completamente spirituale, alla città.Nel coraggio di Burri di non fermare il proprio percorso artistico dal 1948 alla sua morte, c’è una rigorosa volontà che risponde al senso profondo di ordine morale dei suoi dipinti, alla critica lucidità che l’ha sempre sostenuto, che misura ogni ricerca con estrema coerenza, con l’insostituibile ed inevitabile presenza di provocazione violenta e assoluta realizzazione. Dal 1990 la collezione è diventata più ricca grazie all’ultima donazione di 128 opere d’arte recenti e di grande formato, che hanno trovato il giusto rilievo nello spazio degli ex seccatoi del tabacco, un complesso industriale di più di 29.000 metri quadrati, un’utilizzazione esemplare di architettura museale industriale.


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